Pavimenti che generano energia camminando: se fino a poco tempo fa poteva sembrare solo un’idea, ora è realtà. Grazie alla pressione esercitata con i piedi su pavimenti composti da piastrelle “smart”, l’energia cinetica si trasforma in energia elettrica, sfruttando un sistema che combina l’effetto di induzione elettrica e l’effetto piezoelettrico (utilizzando bobine di rame e magneti) abbinato a dei volani posti in corrispondenza degli angoli delle piastrelle.
Camminando, la piastrella si abbassa e si alza di pochi millimetri e l’energia prodotta può essere addirittura accumulata per un impiego differito. Le piastrelle “smart” sono prodotte per l’80% da materiali di recupero come pneumatici usati e possono essere integrate nelle pavimentazioni tradizionali di scuole, centri commerciali, discoteche, stazioni e aeroporti, oltre che nei percorsi pedonali in città.
Se si pensa che le stazioni della metro o le strade più affollate “ricevono” svariate decine di migliaia di passi ogni giorno e che ogni passo può generare fino a 7 watt, una tecnologia di questo genere ha un potenziale incredibile soprattutto se paragonata all’eolico o al solare che in certe zone delle città, complice la presenza di palazzi alti che spesso “schermano” sole e vento, potrebbero non raggiungere una resa ottimale. 7 watt ricavati da un passo fanno brillare un lampione a LED per 30 secondi.
Grazie a trasmettitori Bluetooth a bassa potenza integrati è possibile ottenere un resoconto preciso dei flussi e dei picchi di traffico pedonale. Con apposite app si può decidere dove inviare l’energia generata e far conoscere agli utenti chi ha beneficiato dei lori passi.
Sono in corso ricerche su come applicare lo stesso principio di recupero dell’energia in corrispondenza di incroci e semafori. Considerando il peso medio di una autovettura, decisamente superiore rispetto a quello di una persona, trasferendo questa tecnologia sotto al manto stradale e utilizzando l’energia cinetica generata dalle auto di passaggio si otterrebbe elettricità in quantità maggiore.